Monthly Archive: August 2017

Le avventure di Gordon Pym di E.A. Poe

Edgar Allan Poe è uno di quegli autori la cui fama è andata ben oltre l’apprezzamento – mancato, del resto, finché era in vita – di critica e pubblico per invadere prepotentemente l’immaginario collettivo. Il suo nome, infatti, affascina e suggestiona anche chi non ha mai letto le sue opere. Noto soprattutto per i racconti, che si potrebbero dividere in racconti del terrore (tra cui forse i più famosi sono La caduta della casa degli Usher e Il cuore rivelatore), racconti di raziocinio (come La lettera rubata e I delitti della Rue Morgue), racconti umoristici e racconti di tema vario, Poe nella sua vita ha pubblicato un solo romanzo: Le avventure di Gordon Pym. L’opera, la cui prima edizione risale al 1838, è considerata un manifesto dell’horror psicologico, di cui Poe è uno dei principali esponenti. Or sono pochi mesi, al mio ritorno negli Stati Uniti, dopo la straordinaria serie di avventure nei mari del Sud e altrove, di cui si offre una narrazione nelle pagine seguenti, il caso mi pose in contatto con parecchi gentiluomini di Richmond, nella Virginia, i quali manifestarono un profondo interesse per tutto ciò che si riferisce alle regioni che avevo visitato, e costantemente m spronavano…
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Nella Sicilia distopica di Anna di Niccolò Ammaniti

Anna, romanzo di Ammaniti pubblicato nel 2015, può ricordare al lettore molte altre opere: per esempio Il signore delle mosche di Golding e La trilogia delle città di K. di Ágota Kristóf (di cui abbiamo parlato qui). La Sicilia in cui si svolge la storia può addirittura far tornare in mente, a chi guardava i cartoni animati tra gli anni ’80 e i ’90, l’ambientazione di Kenshiro. Lo scenario, infatti, è quello tipico da dopobomba, anche se non è un ordigno atomico a stravolgere il mondo che noi conosciamo, ma un virus. Il pianeta era stato contaminato, dall’India agli Stati Uniti, neanche l’Australia era stata risparmiata. Ormai era chiaro che il contagio era avvenuto molto tempo prima dei casi documentati in Belgio. C’era un’atroce genialità, secondo molti di natura umana, nel modo in cui il virus si propagava e nella sua lunga quiescenza che lo aveva trasformato in una bomba biologica. La velocità con cui mutava rendeva impossibile sintetizzare un vaccino. Nemmeno i ricercatori che ci lavoravano, nonostante le rigorose procedure anti-contaminazione, riuscivano a sopravvivergli.  La Rossa, come viene chiamata l’influenza arrivata dal Belgio, non lascia scampo. Dalla comparsa delle prime macchie è solo questione di tempo (a volte giorni,…
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