Rayuela – Il gioco (e il giro) del mondo di Julio Cortázar

Rayuela è uno di quei romanzi di cui si possono dire tante cose senza parlare della trama.
Quando, anni fa, un amico me lo consigliò, aggiungendo che l’opera poteva essere letta in vari modo, immaginai si riferisse alle possibili interpretazioni del testo, ma non era solo così, come si può scoprire nella pagina introduttiva scritta dallo stesso autore:

A modo suo questo libro è molti libri, ma soprattutto è due libri.
Il primo, lo si legge come abitualmente si leggono i libri, e finisce con il capitolo 56 e alla pagina ove tre evidentissimi asterischi equivalgono alla parola fine. Conseguentemente il lettore potrà prescindere senza rimorsi di coscienza da quel che segue.
Il secondo, lo si legge cominciando dal capitolo 73 e seguendo l’ordine indicato a piè pagina d’ogni capitolo. In caso di confusione o poca memoria, basterà consultare la lista seguente…

 

La lista, che non riproduco interamente per ovvi motivi di spazio, suggerisce di iniziare dal capitolo 73, per poi passare a 1 e 2, quindi il 116, 3, 84, 4, 71, 5, 81 e così via in modo che il lettore viaggi tra le tre sezioni che compongono il libro:
Dall’altra parte (cap. 1-36): a Parigi, Horacio Oliveira, frequenta una donna, detta la Maga, e un gruppo di amici intellettuali con cui dà vita a meravigliose discussioni sull’arte e la condizione umana;
Da questa parte (cap. 37-56): Horacio è tornato a Buenos Aires, vive con una donna che lo ama e trascorre molto tempo con l’amico Traveler e la moglie Talita. È un Horacio apparentemente meno filosofico e più pratico: prima vende stoffe, poi lavora in un circo, infine si impiega in un manicomio; eppure la malinconia e il mondo onirico non lo lasceranno in pace;
Da altre parti: raccolta di frammenti vari, collegati alle parti precedenti, soprattutto allo scrittore fittizio Morelli, considerato un alter ego dello stesso Cortázar.
Ma va detto che i confini tra le tre sezioni sono molto sfumati, e non solo per l’ordine con cui si deciderà di procedere alla lettura. La forza dell’invenzione di Cortázar (di cui abbiamo riportato un estratto da una famosa intervista qui) fa sì che quanto viene raccontato in un certo spazio e tempo potrebbe essere la proiezione di quanto
successo da un’altra parte, e di certo ogni lettore, al riguardo, avrà un’opinione diversa.
Se lo scrittore argentino riesce a realizzare questa magia, oltre che al talento, è grazie alla sua forte convinzione sulla parte
cipazione attiva del lettore. Cortázar ha infatti parlato spesso del suo desiderio (o meglio della necessità) di abbattere la tradizionale dissociazione tra lettore e scrittore. A tal proposito andrebbero lette (oltre alle altre opere di narrativa di Cortázar) le sue riflessioni sulla letteratura, ad esempio la trascrizione di una lunga intervista rilasciata nel ’77.

 

L'altro lato delle cose - Julio Cortazar

In realtà le cose veramente difficili sono tutte quelle che la gente crede di poter fare in qualsiasi momento. (Julio Cortázar)

Consigli di lettura su romanzi della letteratura sudamericana:

Avventure della ragazza cattiva di Mario Vargas Llosa

La caduta delle consonanti intervocaliche di Cristovão Tezza

Triste, solitario y final di Osvaldo Soriano

Un nome da torero di Luis Sepulveda

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