Jack London agli aspiranti scrittori

Jack London, autore – tra gli altri – di Zanna bianca, Il richiamo della foresta, Martin Eden, Il tallone di ferro,Jack London Il vagabondo delle stelle, è stato pescatore clandestino, cercatore d’oro, lavandaio, pugile, coltivatore, corrispondente di guerra (in occasione del conflitto russo-giapponese), fino a diventare, dopo innumerevoli tentativi, uno scrittore tanto famoso da essere considerato il più pagato degli Stati Uniti.

All’apice della fama, Jack London ricevette numerose richieste di suggerimenti da parte di aspiranti scrittori. Oltre a rispondere direttamente, pubblicò su riviste e giornali una serie di articoli sulla scrittura.
Una selezione di lettere e articoli è raccolta nel volume Pronto soccorso per scrittori esordienti, edito da minimum fax.

London parte dalla domanda Come si fa a essere originali? Per lui è fondamentale avere una propria filosofia di vita, un proprio modo di vedere il mondo, acquisibile con l’esperienza (nel suo caso, i tantissimi lavori svolti furono fondamentali) e lo studio.

Riuscendo a non essere sciocche banderuole che cambiano direzione allo spirare di qualsiasi brezza…
 […] L’unico modo per conquistarsi una propria filosofia di vita è cercarla, estraendo dalla conoscenza e dalla cultura del mondo i materiali che vanno a comporla…
 […] Devi studiare. Devi arrivare a interpretare il volto della vita con intelligenza… ciò che chiamiamo individualità non è altro che questa impronta personale del punto di vista di ogni singolo individuo… Certo, non puoi aspettarti di dominare l’intero scibile umano, ma quel po’ che riuscirai a dominarne aumenterà l’efficacia della tua scrittura, e nella stessa misura conquisterai l’attenzione dei tuoi simili…

Naturalmente per compiere questo percorso è necessario molto tempo. Jack London avverte subito gli aspiranti scrittori che potrebbero lamentarne l’assenza.

Il tempo! Se non sei capace di trovare il tempo, stai sicuro che il mondo non troverà il tempo di ascoltarti.

Non c’è un intervento di London in cui lo scrittore non ripeta l’importanza dell’impegno.

Studiate i trucchi degli scrittori arrivati. Loro sono riusciti a padroneggiare gli stessi strumenti con cui voi vi ammaccate ancora le dita. Loro realizzano opere che recano all’interno le tracce di come sono state realizzate. Non aspettate che qualche buon samaritano venga a indicarvele; scovatele da voi.
Tenete un quaderno di appunti. Tenetelo con voi mentre viaggiate, mentre mangiate, mentre dormite. Sbatteteci dentro ogni pensiero vagabondo che vi svolazza nel cervello. La carta da due soldi si deteriora meno della vostra materia grigia, e i segni di matita durano più a lungo della memoria.
E poi lavorate. Scrivetelo in tutte maiuscole: LAVORATE. LAVORATE in continuazione. Imparate a conoscere questo mondo, questo universo; questa energia e questa materia, e lo spirito che attraversando l’energia e la materia traluce dal magnete alla Divinità. E con tutto questo voglio dire LAVORO come filosofia di vita. Non c’è nulla di male nel fatto che la vostra filosofia di vita possa essere sbagliata, basta che ne abbiate una e ve la teniate stretta.
Le tre cose importanti sono: BUONA SALUTE, LAVORO e una FILOSOFIA DI VITA. Potrei aggiungerne, anzi devo aggiungerne una quarta: la SINCERITA’. Senza quest’ultima, le altre tre non danno nessun risultato, e con essa potrete tenervi stretta la grandezza e sedere in mezzo ai giganti.

 

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